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Esami universitari: come passarli, passo dopo passo

Ansia da esame: è davvero da demonizzare?

Il primo passo per superare l’ansia è accettarla. Può sembrare paradossale ma è proprio così: l’ansia deve essere vissuta, se misurata e non eccessiva, come qualcosa di essenzialmente naturale.

Essere preoccupati per un esame è normale! Naturale! Non bisogna demonizzare lo stress positivo. Sentirsi un po’ sotto pressione (senza arrivare a livelli di tensione esagerati) può infatti portare a essere più concentrati e produttivi.

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Pianificare, pianificare, pianificare

Per affrontare un esame universitario al meglio e uscirne vincitore hai bisogno innanzitutto di una buona strategia. Prenditi quindi del tempo per pianificare. Impegnati a studiare il tuo “nemico”, ossia il tuo esame, e metti in tavola tutte le carte che hai da giocarti. Iniziando dall’analizzare le carte che hai da studiare. Devi avere ben chiaro in mente quanto devi studiare e quanto tempo hai per farlo.

Partire con una buona strategia, mettere a punto un piano d’azione e poi, solo dopo, passare effettivamente all’azione può essere d’aiuto ma attenzione anche a non cadere nell’errore opposto all’improvvisazione. Il rischio di pianificare, infatti, è dedicare molto tempo a questa fase di preparazione. Troppo tempo.

La fase preliminare di pianificazione degli esami deve invece essere soltanto un momento, da concludere piuttosto velocemente, non una scusa per continuare a rimandare il momento in cui è necessario mettersi seriamente a studiare.

Motiv-azione

Passare ore chini sui libri può davvero essere pesante. Ma diventa davvero insostenibile quando non si ha più ben chiaro in mente perché si sta facendo quello che si sta facendo. Per andare avanti è necessario essere motivati e per essere motivati bisogna desiderare molto la meta verso cui stai camminando. Per studiare per gli esami con più profitto è quindi importante avere sempre chiara in mente la ragione per cui si sta studiando.

Cosa fare quando la motivazione è offuscata e lo slancio con cui si era iniziato il percorso universitario sembra sparito? Avere un buon piano d’azione può essere inutile se non si ha la voglia di attuarlo. Prima di studiare per realizzare la pianificazione preparata può quindi essere un passaggio fondamentale dedicare un po’ di tempo a rispolverare la propria motivazione: non c’è miglior carburante per raggiungere uno dopo l’altro tutti i piccoli grandi obiettivi del percorso universitario.

Concentrazione e l’importanza di staccare la spina

Per ottenere il massimo dal proprio studio la quantità è importante ma non è tutto: è la qualità, infatti, l’elemento assolutamente imprescindibile. Sì quindi a lunghe sessioni di studio quando l’esame lo richiede ma senza sfiancarsi: è molto più proficuo uno studio in cui si trova il tempo per delle pause che ore di studio ininterrotte. La concentrazione non può durare troppo. La soluzione per impegnarsi ma senza sfiancarsi è quindi intervallare momenti di studio a momenti di svago. Le pause di ristoro dallo studio non vanno quindi viste come una perdita di penso ma, al contrario, come un’occasione per ricaricare le pile e rendere i momenti di studio più produttivi.

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